Conosci le diverse modalità di allungamento muscolare?
Una parte fondamentale per cominciare bene l’allenamento è rappresentato dal riscaldamento muscolare.
In questa fase si rendono pronti i muscoli per affrontare nel migliore dei modi il workout che ti sta aspettando!
Tra le tecniche utilizzabili più conosciute per preparare la muscolatura c’è lo stretching o allungamento muscolare.
Solitamente si pensa che i movimenti che compongono lo stretching siano noiosi e poco vari, ma questa volta voglio stupirti!
Oggi ti parlerò alcune tecniche di allungamento muscolare per rendere più vivace la tua fase di riscaldamento.
Scopri quali sono nelle prossime righe!
Vorrei cominciare parlandoti di una tipologia di stretching ormai rara da mettere in atto.
Lo stretching balistico è il primo tipo di allungamento che è stato conosciuto
Nonostante si tratti di uno dei primi stili di stretching studiati, al giorno d’oggi quasi nessuno lo utilizza più.
Il motivo è legato al rischio di traumi muscolari associati alla sua esecuzione.
Infatti lo stretching balistico prevede di arrivare in posizione di massimo allungamento del muscolo per poi tentare di superare questa posizione con un movimento brusco!
È chiaro che nel fare ciò metti in serio rischio la tua muscolatura ed è la ragione per cui lo stretching balistico tende ad essere scartato tra le varie possibilità di allungamento.
Dopo questa dolorosa parentesi, tuffiamoci in tecniche meno dannose!
Una valida alternativa può essere lo stretching P.N.F.
La sigla in questione è composta dalle parole “Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation” e ti permette di migliorare la tua flessibilità.
Lo sai in che modo si differenzia da altre tipologie di stretching?
Il tratto distintivo del P.N.F. risiede nel fatto che porti ad ingannare il tuo sistema nervoso con una contrazione della muscolatura generata nel punto massimo dell’allungamento!
I tuoi propriocettori, responsabili dei movimenti che l’organismo sta compiendo, verranno colti di sorpresa e bloccheranno la contrazione muscolare involontaria.
Questo ti porterà a favorire il rilassamento del muscolo e di conseguenza un allungamento maggiore!
Per ottenere risultati ottimali ricordati di eseguire una contrazione volontaria controllata e non troppo forte del tuo muscolo per circa una ventina di secondi.
A questo punto interrompi la contrazione e ritorna in posizione di allungamento, che sarà più profonda di quella svolta in precedenza.
Per tutti i principianti è bene cominciare dallo stretching passivo!
Se sei alle prime armi ti sconsiglio vivamente di cominciare approcciandoti alle tipologie di allungamento che ti ho descritto in precedenza.
Un eccellente punto d’inizio è rappresentato proprio dallo stretching passivo, il quale prevede l’allungamento di un muscolo attraverso l’applicazione di una forza esterna.
Pensa che lo stretching statico è considerato il tipo di allungamento più intuitivo e semplice da fare poiché ti basta mantenere una determinata posa in cui il muscolo è sottoposto ad allungamento.
Di solito è la forza di gravità a rendere il lavoro più semplice, ma non è sempre detto…
Puoi farti aiutare da un assistente esterno come il tuo allenatore, un personal trainer oppure un compagno di attività fisica!
Vista la semplicità dell’attuazione non sottoponi a bruschi allungamenti o estensioni forzate il muscolo che fai lavorare, il che rende questa tecnica veramente sicura dal punto di vista degli infortuni.
Molto simile allo stretching P.N.F. è il metodo C.R.A.C.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un acronimo derivante da parole inglesi.
Le lettere della sigla compongono la frase “Contract Relax Antagonist Contract” che può essere letta come “contrazione, relax e contrazione dell’antagonista”.
La particolarità di questo allungamento è il lavoro su più muscoli, ovvero della coppia agonisti ed antagonisti.
Eseguire il C.R.A.C. è decisamente simile allo stile P.N.F. anche se esistono alcune piccole differenze!
Una di queste risiede nella parte finale dell’esercizio quando è prevista l’attivazione della muscolatura antagonista per ottimizzare l’allungamento muscolare.
Inoltre è ben accetta l’assistenza di una seconda persona, pronta ad offrirti la resistenza nel corso della contrazione isometrica degli antagonisti e che successivamente favorisca l’allungamento di questi ultimi nelle fasi di contrazione degli agonisti.
Le alternative da inserire nel tuo allenamento non mancano di certo e sono tutte realizzabili all’interno dei centri GimFIVE!
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