Allenamento: “ripetere” come base dell’allenamento
Molti guru dell’allenamento credono di potere elargire la verità suprema sull’allenamento attraverso mirabolanti esercizi, diete miracolose, integratori divini e via dicendo.
La maggior parte di loro non giunge mai tuttavia al vero nucleo dell’allenamento, ciò che fa la differenza tra vuoto movimento e intenzionale costruzione e strutturazione del proprio fisico: la ripetizione.
Essere presenti a sé stessi nel momento in cui ci si pone l’obiettivo di fare del buon allenamento passa attraverso la possibilità di misurare la proficuità dell’allenamento stesso.
Al fine di raggiungere questo obiettivo, ciò che un buon atleta dovrebbe fare è per l’appunto concentrarsi sulla corretta ripetizione degli esercizi.
Velocità della ripetizione
L’esercizio, nella sua singolarità, non può necessariamente essere il fulcro dell’allenamento; quest’ultimo risiede nelle diverse “fasi” in cui un singolo esercizio può essere scomposto e nella continua ripetizione delle stesse.
La velocità con cui le ripetizioni vengono fatte dovrebbe essere elevata.
La ragione di ciò risiede nel fatto che la rapidità causa una tensione muscolare tale da favorire la sollecitazione di tutte le fibre muscolari.
Il mantenimento nel tempo di questa sollecitazione permette un allenamento quantitativamente equivalente in ogni unità motoria sottoposta alla ripetizione.
Un concetto simile ci trascina verso un’altra deduzione: un carico eccessivo ci rallenta nel movimento, impedendo di puntare sulla rapidità.
Al fine di ottenere il massimo dal proprio allenamento sarebbe dunque consigliabile non esagerare nella mole di pesi sollevati quanto invece concentrarsi sul raggiungimento di una elevata rapidità nella ripetizione, massimizzando così i risultati del nostro allenamento.
Numero delle ripetizioni
Naturalmente il numero di ripetizioni consigliate per ogni singolo esercizio non può essere esclusivamente associato alla natura dell’esercizio.
I fattori più importanti da prendere in considerazione sono in questo caso gli obiettivi che il singolo si è posto, la dimensione del muscolo, la tecnica utilizzata e, solo in ultima istanza, il carico che si deve sollevare.
Ripetizioni e serie
La tipologia di movimento consigliata in ogni ripetizione – specialmente di sollevamento pesi – dovrebbe dunque essere esplosiva, rapida, intervallata da una pausa di recupero tra una serie e l’altra.
Il grado più proficuo collegato all’allenamento dipende naturalmente dalla quantità di ripetizioni e serie che l’atleta si è proposto di portare a termine.
Una quantità elevata di ripetizioni e di serie comporterà logicamente la necessità di diminuire la velocità delle ripetizioni al fine di raggiungere l’obiettivo preposto per potere dare la possibilità ai muscoli di mantenere quel grado di tensione indispensabile alla proficuità dell’allenamento.